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  Francesco Cingolani

 

Francesco CINGOLANI, recanatese, si è diplomato nell’ottobre 2del 004 in Organo e composizione organistica. Uscito con il massimo dei voti dal Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro sotto la guida del M° Giovanna FranzoniNel luglio 2007 vi ha conseguito inoltre il diploma accademico di secondo livello con il massimo dei voti e la lode. Nel giugno del 2009 ha concluso il biennio di secondo livello per la formazione dei docenti ottenendo l’abilitazione all’insegnamento dell’Educazione musicale nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. Ha partecipato a seminari d’interpretazione organistica tenuti da maestri di fama internazionale quali H. Vogel, G. Bovet, J. Boyer, M. Radulescu, F. Bongiorno, L. Ghielmi, F. Di Lernia, A. Isoir, D. Roth, W. Matesic. Nell’ottobre 2000 è risultato vincitore del VI. Concorso Organistico Nazionale "Città di Viterbo". Nel novembre 2004 è risultato vincitore del III. Concorso europeo di esecuzione musicale "Rocco Rodio" svoltosi a Castellana Grotte (BA). Fa parte del coro gregoriano del conservatorio “G. Rossini” di Pesaro e del gruppo vocale “Tonus Peregrinus”, diretti dal M° G. Gravagna. Dal febbraio 2001 è il direttore la schola cantorum “Virgo Lauretana” di Recanati. Svolge attività concertistica come organista, cantore e direttore di coro. [febbraio 2022]

 

  Francesco Finotti interpreta Brahms

 

La musica per organo di Johannes Brahms nell'interpretazione di Francesco Finotti .

  FRANCESCO LA GRASSA

L'organo "FRANCESCO LA GRASSA" della Chiesa di S. Pietro in Trapani - presentazione

  FRANCESCO MARIA PARADISO

(Milano)

  Franco Paturzo

 

Franco PATURZO (Arezzo, 1960 – Siena, settembre 2013), dopo aver intrapreso lo studio del pianoforte, giovanissimo, si è subito rivolto allo studio dell’organo, per incoraggiamento del grande organista Alessandro Esposito. Compiuti gli studi classici si è quindi diplomato in Organo e Composizione Organistica con Wijnand van de Pol al Conservatorio di Perugia. Contemporaneamente si è laureato in Farmacia all’Università degli Studi di Siena. Subito dopo ha intrapreso gli studi di Composizione, diplomandosi brillantemente a Bologna sotto la guida di Alessandro Solbiati. Parallelamente ha condotto studi di Direzione d’orchestra frequentando il triennio con Maurizio Benini presso lo stesso Conservatorio. Ha seguito corsi di perfezionamento in organo con Luigi Ferdinando Tagliavini, Stefano Innocenti e Claudia Termini. Si è poi perfezionato in Direzione d’Orchestra con il M° Emil Simon. All’attività di organista, che lo ha portato a tenere concerti in Italia, Germania, Cecoslovacchia, Ungheria, Romania ed Stat Uniti, ha affiancato sempre più quella di direttore d’orchestra. In questa veste ha diretto regolarmente musica sinfonica: in particolare ha diretto l’Orchestra di Stato della Bulgaria (1998) e l’Orchestra Sinfonica di Stato della Romania, sia in Italia che all’estero (Düsseldorf, 1995). Ha al suo attivo una lunga ed articolata collaborazione con la Regione Toscana e la Provincia di Arezzo come direttore artistico di rassegne organistiche e di musica lirica. Ha inoltre diretto corsi di formazione professionale (tecnica orchestrale e musica lirica) organizzati dalla Provincia di Arezzo. Ha registrato diversi compact discs dedicati alla musica organistica antica, romantica e moderna. Appassionato cultore di storia, archelogia ed etruscologia, si è interessato soprattutto di Arezzo e del suo territorio, dedicando particolare attenzione alla città antica, alla ceramica aretina di età romana, alla topografia antica e medioevale. È stato presidente degli Amici della Monumenti di Arezzo, membro dell'Accademia Petrarca di Arezzo e di altre istituzioni culturali.

 

  Franco Vittadini

 

Franco VITTADINI, nato a Pavia il 9 aprile 1884, allievo di Ettore Pozzoli e Galdino Passera al collegio San Francesco di Lodi, fu ammesso nel 1903 al conservatorio di Milano a frequentare i corsi di composizione e di direzione d'orchestra di illustri didatti quali Vincenzo Ferroni, Giuseppe Gallignani, Amintore Galli e Carlo Andreoli. Lasciato prematuramente il conservatorio a causa di dissapori con il direttore Gallignani, per un breve periodo fu maestro di cappella alla Prepositurale di Varese quindi tornò a Pavia dove, nel 1922, entrò a far parte della Commissione di Ispezione del Civico istituto musicale e dal 1924 ne divenne direttore.

Nel 1921 aveva fatto il suo esordio sulle scene melodrammatiche con la commedia lirica Anima allegra che aveva ottenuto un grandissimo successo e lo aveva imposto come musicista di buon gusto, padrone della materia, dotato di un garbato senso del burlesco, di schietta musicalità postverista.

A questa erano seguite non solo altre opere teatrali (La Sagredo Milano, Teatro alla Scala, 1930; Caracciolo Roma, Teatro reale dell'Opera, 1938) ma anche pagine sacre (Nazareth Pavia, Teatro Fraschini, 1925; Il natale di Gesù Bari, Petruzzelli, 1933) e soprattutto balletti, genere che impose Vittadini quale erede delle grandi fortune coreografiche di Romualdo Marenco e di Luigi Manzotti.

Il debutto coincise nel 1928 al Teatro alla Scala di Milano con Vecchia Milano, su libretto di Giuseppe Adami, che ricevette apprezzamenti entusiastici, e uguale sorte toccò ai successivi quattro balletti: La dama galante (Venezia, Excelsior, 1929); Fiordisole, (Milano, Teatro alla Scala, 1931); Tutù sotto il ciliegio (Milano, Teatro alla Scala, 1942), La Taglioni, (Milano, Teatro Lirico, 1945) che lo consacrarono restauratore del cosiddetto "ballo grande", ovvero all'italiana, in contrapposizione alla moda del Balletti Russi approdati in Italia nel 1927.

Nel ricco catalogo compositivo trovano posto anche brani sinfonici per grande e piccola orchestra (Armonie della notte, 1925; Scene musicali, 1926; Scherzo, 1931; L'ora vespertina, post 1935; Poemetto romantico, 1938; Quadretti francescani, 1939), cameristici per vari organici, e sacri (diciassette messe tra cui la Messa di San Siro, 1909; mottettidue oratori e l'Agonia del redentore) nonché musica da film (Idilliaca; Esotica; Settecentesca; Marcia eroica; Angoscioso; Uragano; Campagnola; Grottesca; Mattinata; Mistica, Pastorale, Plenilunio).

Alla sua morte, avvenuta a Pavia il 30 novembre 1948, rimasero tre lavori non rappresentati: Il mare di TiberiadeSirenetta Fiammetta e l'avaro, i primi due dei quali attendono ancora un'adeguata considerazione.

 

 

  Franz Joseph Haydn

HAYDN, Franz Joseph. - Musicista, nato il 1° aprile 1732 a Rohrau (villaggio sperduto sulla riva sinistra della Leitha, nella Bassa Austria, non lontano dal confine ungherese), morto a Vienna il 31 maggio 1809. Il padre, Mattia, era un umile carradore; della sua numerosa prole, soltanto sei figliuoli erano rimasti in vita, Giuseppe era il maggiore. Il buon Mattia, nelle ore di svago, pur non conoscendo una nota di musica, si dilettava a cantare, accompagnandosi con l'arpa, e il piccolo Giuseppe amava seguire l'esempio paterno. [continua a leggere cliccando il collegamento qui sotto riportato]

 

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  Fratelli PRESTINARI

L'organo "Fratelli PRESTINARI" 1858 della chiesa parrocchiale di Guanzate (CO) a cura dell'organista titolare Ivan Bancora

  Fratelli Ruffatti (1964 già Agati/Tronci)

L'organo "Fratelli Ruffatti" (1964; già Agati/Tronci) della chiesa di S. Sebastiano in Livorno

  GABRIELE CATALUCCI

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